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Percorsi sicuri casa-scuola e diritto alla mobilità

piccoli passi per futuri cittadini

di Fabio Gon

Andare a scuola a piedi o in bicicletta assieme a compagni ed amici, percorrere marciapiedi, strisce pedonali o piste ciclabili pensati appositamente per bambini, e quindi di facile fruizione per tutti, sono sogni che stanno diventando realtà.

Attualmente in molte città e paesi anche del Friuli Venezia Giulia molte scuole e numerosi enti locali hanno avviato progetti per la messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola e per l’attivazione di Pedibus e Bicibus.
Anche la stampa, la televisione, la radio diffondono spesso informazioni su queste iniziative, alcune di prova, sperimentali, altre divenute veri e propri servizi a disposizione delle famiglie.

Diritto alla mobilità

Percorsi sicuri casa scuola, Pedibus, Bicibus non sono semplicemente una moda del momento, o un pretesto per promuovere o finanziare bei progetti, ma una risposta a esigenze molto importanti e concrete: garantire a bambini e ragazzi uno dei diritti fondamentali del nostro tempo, ma tra i più negati: il diritto alla mobilità, all’autonomia negli spostamenti quotidiani, alla sicurezza.

Educare all’autonomia

Educare i bambini e le loro famiglie ad una maggiore autonomia significa sensibilizzare su diversi aspetti: la sostenibilità ambientale economica e sociale, la sicurezza, l’educazione stradale, la convivenza civile, il rispetto per pedoni e ciclisti, la scoperta e conoscenza del territorio, del quartiere, della città, i problemi dell’inquinamento acustico e ambientale e dell’obesità legata alla sedentarietà dei bambini.

La realta’ attuale

Nella mia esperienza personale e professionale ho riscontrato che alla scuola dell’infanzia, primaria e media inferiore sono pochi i bambini e i ragazzi che si spostano a piedi o in bicicletta sul tragitto casa-scuola o per raggiungere i luoghi di gioco, le palestre, gli oratori, le case degli amici.
Nei loro spostamenti quotidiani i bambini vengono quasi sempre accompagnati dagli adulti in automobile; solamente al termine della scuola primaria e nei primi anni della scuola media inferiore qualche bambino inizia a spostarsi in autonomia.
Allo stesso tempo è raro vedere dei bambini giocare liberamente negli spazi pubblici, nelle piazze, nei parchi giochi, nei cortili; solitamente sono accompagnati dai genitori o adulti che li controllano, che decidono tempi, regole e modalità.

Crescere affrontando difficoltà graduali e adeguate

Da un punto di vista pedagogico crescere conoscendo gradualmente rischi e pericoli della strada e affrontare gradualmente le difficoltà sono esperienze importanti per lo sviluppo del bambino e del ragazzo.
La moderna tendenza a proteggere i bambini dai pericoli della strada e del mondo, sottraendoli alle esperienze ritenute pericolose, a ritardare eccessivamente alcune tappe, toglie ai bambini la possibilità di fare esperienze adeguate alla loro età rendendoli meno autonomi, meno preparati, meno responsabili e meno competenti.
Paradossalmente, bambini che non hanno avuto l’opportunità di spostarsi autonomamente a piedi e in bicicletta si trovano improvvisamente da adolescenti a poter utilizzare liberamente lo scooter. Purtroppo arrivano a questo mezzo di trasporto senza prima aver sperimentato, osservato e vissuto la strada da pedone o ciclista attento e responsabile.

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