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Il facilitatore dei gruppi /1

le attenzioni e le competenze del facilitatore

di Studio Tandem

La presenza del facilitatore all’interno di un gruppo ne rende più facile ed efficace il lavoro.
Ma quali attenzioni e quali competenze deve avere il facilitatore?

E inoltre: quali sono le sue responsabilità? quali sono le responsabilità del gruppo?

Chiede permesso ed entra in punta di piedi

il facilitatore ha un ruolo neutrale

Il facilitatore si impegna ad essere neutrale rispetto ai temi e alle questioni che il gruppo deve affrontare; i componenti del gruppo sono consapevoli del suo ruolo e hanno fiducia della sua neutralità.

Non influenza

il facilitatore non influenza

Il facilitatore non permette che il suo punto di vista, le sue competenze e i suoi interessi, influiscano sul lavoro e sulle scelte del gruppo.

È esperto rispetto al processo

il facilitatore gestisce la dinamica di gruppo

Il facilitatore mette a disposizione del gruppo le proprie competenze riguardanti le dinamiche di gruppo e il processo di condivisione e di decisione, affinché il gruppo lavori meglio e in modo proficuo.

È responsabile del processo

il facilitatore è responsabile della dinamica di gruppo

Il facilitatore non è responsabile dei temi e delle questioni che vengono affrontate dal gruppo ma si assume la responsabilità di come lavora il gruppo.

Incrementa l’efficacia

il facilitatore permette al gruppo di lavorare meglio

Il facilitatore incrementa l’efficacia del lavoro di gruppo: attraverso l’utilizzo di modalità di lavoro pensate appositamente per il gruppo, permette al gruppo di arrivare a risultati migliori e in tempi definiti.

Gestisce i conflitti

il facilitatore gestisce i conflitti

il facilitatore aiuta il gruppo ad affrontare e a gestire i conflitti, in modo che i momenti conflittuali diventino occasione di arricchimento e di apprendimento reciproco.

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