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I Costi della strada

sicurezza stradale e moderazione del traffico /1

di Fabio Gon

Le nostre scelte riguardanti la mobilità hanno portato in questi anni ad una riduzione della qualità della vita per i cittadini.
E’ sostenibile una mobilità con questi effetti collaterali? Quali azioni per correggere la rotta?

I giornali nazionali e locali portano spesso alla ribalta i temi della sicurezza stradale e dell’ incidentalità: ogni giorno, e in particolare nei week-end, vi sono numerosi incidenti stradali con conseguenze anche mortali.

I costi sociali sono molto elevati: una ricerca condotta dal Censis assieme all’ACI ha stimato, ad esempio, che nell’anno 2007 il costo sociale è stato pari al 2,5% – 2,6% del PIL [“Rapporto Automobile 2008” – Censis-Aci].
In pratica in molti casi a livello urbano si assiste ad una privazione del diritto alla mobilità sicura per tutte le utenze della strada, in particolare per le utenze deboli e quindi a una riduzione della qualità della vita per i cittadini.

E’ evidente che una mobilità con questi costi non è tollerabile. Ma quali azioni si possono realizzare per invertire la rotta?

Ripensare la strada per aumentarne la sicurezza

Studi approfonditi evidenziano che l’incidente avviene soprattutto quando il conducente di un veicolo si sente in una condizione di sicurezza: viceversa il rischio si riduce quando la sensazione di pericolo è più avvertita.

Per aumentare la sicurezza è necessario quindi ripensare la strada in modo da indurre nei conducenti una maggiore attenzione nella guida e stimolandoli ad adottare una condotta di guida adeguata al contesto.

Una proposta? La moderazione del traffico

Anche in Italia si stanno lentamente affermando le tecniche di moderazione del traffico, finalizzate ad aumentare la sicurezza stradale rendendo innaturali i comportamento a rischio.
Approfondiremo questa proposta in un prossimo articolo.

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